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Sainte-Chapelle


La Sainte-Chapelle, la Santa Cappella di Parigi, è una cappella gotica risalente al XIII secolo, consacrata precisamente nel 1248, attrazione ubicata nell'arrondissement 1 della città, nell'Île de la Cité, nei pressi della Conciergierie, che assieme alla cappella è contenuta nel Palazzo di Giustizia di Parigi.



Si tratta di una cappella oggi sconsacrata, una delle attrazioni monumentali più belle di Parigi, una grande opera d'arte che si è guadagnata la classificazione di monumento storico nazionale nel 1862, opera il cui stile gotico lascia l'osservatore a bocca aperta, immerso tra caldi raggi di luce che si fanno strada nell'ambiente interno attraversando la mole di magnifici finestroni che caratterizzano la costruzione.

Gli ampi finestroni della Sainte-Chapelle, con i loro disegni colorati, sono proprio l'elemento trainante della struttura in quanto a bellezza e capacità di colpire l'attenzione dei visitatori; le vetrate, con la loro altezza di 15 metri sufficiente ad elevarle fino al soffitto, accompagnano lo sguardo verso l'alto, secondo i dettami della filosofia architetturale gotica, e la sensazione di sollevamento che infondono è rafforzata da una sorta di cornice costituita dai montanti separatori di tali vetrate, terminanti in cima con eleganti pinnacoli. Un grande rosone risalente al XV secolo, dove vi sono rappresentate scene dell'Apocalisse, completa il quadro architettonico della cappella, mentre le altre iconografie presenti nella costruzione si riferiscono soprattutto all'Antico Testamento. Notevoli sono le scene di santi e martiri e le 12 grandi sculture raffiguranti gli apostoli, realizzate in pietra.

Si ritiene che la Sainte-Chapelle sia stata costruita grazie al progetto dell'architetto Pierre de Montreuil, che aveva lavorato alla costruzione della cattedrale di Notre-Dame e alla basilica di Saint-Denis. La cappella fu oggetto di interventi di restauro atti a riportarla allo splendore originale, dopo che era stata in parte danneggiata durante il periodo della Rivoluzione Francese; l'architetto francese Viollet-le-Duc, noto anche per i restauri della cattedrale di Notre-Dame e della basilica di Saint-Denis, si occupò del restauro della Sainte-Chapelle che ebbe luogo nel XIX secolo. E' importante notare che, fortunatamente, circa i due terzi delle vetrate si presenta oggi nel loro stato originale, sebbene la cappella sia stata ritoccata diverse volte e abbia subito svariate ricostruzioni. D'altra parte è anche vero che i muri interni e la volta della cappella presentavano originariamente dei colori molto più vivi di quelli attuali.



La Sainte-Chapelle ha una rilevanza storica di prim'ordine in quanto il sovrano Luigi IX commissionò la sua costruzione per potere disporre di una cappella per il palazzo reale e di un reliquario; la cappella ospitò, fra l'altro, le importantissime reliquie della corona di spine di Gesù e una parte della Vera Croce, ossia della croce sulla quale fu crocifisso Gesù, secondo i Vangeli. La corona di spine di Gesù fu una reliquia che Luigi IX ottenne a carissimo prezzo da Baldovino II, Imperatore Latino di Costantinopoli, un prezzo talmente alto da essere pari a più di tre volte il costo di realizzazione dell'intera cappella.

In realtà, la Sainte-Chapelle servì a Luigi IX e ai suoi successori anche per fini politici, in quanto, all'epoca, una supremazia in ambito artistico aiutava al conseguimento di una buona posizione politica, facilitando quindi i monarchi nell'ottenimento di posizioni rilevanti attraverso il peso della tradizione e della cultura. L'importanza di tali tipi di riconoscimento e dei legami fra Chiesa e politica era dunque all'epoca notevole, e Luigi IX fu anche dichiarato Santo dalla Chiesa Cattolica.

Tra i vari oggetti d'arte che il sovrano volle custodire nella Sainte-Chapelle vi è l'Immagine di Edessa, nota anche come Mandylion, un telo con sovraimpresso il volto di Gesù, analogo alla Sindone di Torino, anzi, secondo alcuni esperti, coincidente proprio con la celebre Sindone. L'immagine divina era ritenuta una impressione su tela miracolosa dai credenti delle comunità cristiane orientali, e l'opera trae il suo nome da Edessa, un'antica città della Mesopotamia.

La Sainte-Chapelle si sviluppa su due livelli con pianta rettangolare ed è circondata dal Palazzo di Giustizia di Parigi laddove un tempo vi era il palazzo reale; il livello più basso della costruzione è costituito da una cappella un tempo accessibile dai residenti del palazzo di rango inferiore, mentre quello più alto è costituito da una cappella un tempo riservata al sovrano, il quale poteva raggiungere la sua dimora attraverso una galleria; in questa cappella erano ospitate le reliquie. Per salire dalla parte bassa alla parte alta della Sainte-Chapelle vi era una scala a chiocciola.

Nella Sainte-Chapelle non mancano sculture e pitture murali che, assieme alle altre bellezze della cappella, oggi fanno da sfondo ad interessanti esibizioni musicali e concerti, a vari spettacoli grazie a cui si può scorgere una sorta di filo conduttore tra il moderno e l'antico, tra il sacro e il profano.

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Questa chiesa si trova in:
Arrondissement 1: Louvre, Vendôme, Les Halles



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